Nuove sigle nella politica italiana. Cosa cambia?

La notizia vista dalla stampa di lingua inglese dal Canada all’Australia.                    

 

di Simone Giannì              

 

 

Un mese dopo le primarie del partito democratico, che hanno consacrato la leadership di Walter Veltroni, è arrivata inaspettatamente la contromisura del cavaliere.

Domenica 18 novembre, Silvio Berlusconi, è piombato in piazza San Babila, a Milano, e davanti ad

una folla di simpatizzanti, ha proclamato la nascita del Partito del popolo italiano delle liberta’.

Si tratta veramente di un nuovo partito o è solo una brillante operazione di restyling ? Quali conseguenze provochera’ nei rapporti con gli alleati? L’apertura al dialogo di Berlusconi per la modifica della legge elettorale avra’ ripercussioni sulla durata del governo? Questi sono i principali quesiti che ritroviamo negli articoli della stampa anglofona.

 

Il quotidiano canadese The Globe and Mail riporta che “ il leader del centro destra italiano Silvio Berlusconi, messo sotto attacco dagli alleati della sua coalizione, domenica ha annunciato il lancio di un nuovo partito e di voler sciogliere Forza Italia”. The Globe and Mail rende noto che “Berlusconi ha detto di voler presentare ufficialmente il Partito del popolo italiano delle liberta’”e riporta alcune parti del discorso dell’ex primo ministro “Venite con noi,contro i vecchi parrucconi della politica per creare un nuovo grande partito del popolo. Il nuovo partito sara’ il protagonista della politica italiana per i prossimi decenni”. Per il quotidiano canadese, il cambiamento di strategia di Berlusconi è una conseguenza della crisi della casa delle liberta’. L’articolo riporta le dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Repubblica dal leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini “E’ arrivato il momento in cui o questo centrodestra è in grado di trovare una soluzione unitaria,di ridarsi una missione, di rioffrire al Paese un progetto, oppure si prende atto che la coalizione non c’è piu’, e ognuno va per la sua strada”.

 

The Age, uno dei principali quotidiani australiani, fa un resoconto della situazione politica italiana dopo l’approvazione della finanziaria, e riporta l’appello lanciato dal presidente del Consiglio Romano Prodi “Adesso io posso lanciare un appello a tutto il paese e a tutti i partiti. Si devono fare le riforme, al piu’ presto, bisogna cambiare cio’ che necessita di essere cambiato”. The Age riporta le  priorita’ dettate dal Professore “ Per rendere l’Italia piu’ stabile e governabile si deve ridurre il numero dei parlamentari,snellire le procedure legislative e soprattutto cambiare la legge elettorale”.

The Age sottolinea che” Forza Italia sta raccogliendo le firme in tutte le citta’ del Paese per chiedere al Presidente Giorgio Napolitano lo scioglimento del Parlamento e l’annuncio di nuove elezioni”.”Ma Berlusconi è isolato nella richiesta di nuove elezioni ed i suoi alleati lo accusano di attuare una strategia improduttiva”.

 

 Il prestigioso New York Times titola “ Gli alleati evitano il nuovo partito di Berlusconi” .Scrive il quotidiano americano “ Impaziente che il fragile e impopolare governo del primo ministro Prodi sia rimasto in piedi,Berlusconi è apparso davanti ai giornalisti domenica annunciando di aver raccolto 8 milioni di firme di italiani che vogliono nuove elezioni”. Ma per il New York Times “ Malgrado il suo convinto entusiasmo, l’annuncio di Berlusconi è arrivato in un momento poco favorevole per la sua politica, e il suo nuovo movimento sembra così incerto quanto popolare. Per cominciare,i suoi alleati politici, che hanno avuto un ruolo cruciale nel mantenerlo al potere nei suoi 5 anni da primo ministro, hanno disertato e rifiutato di sostenere il suo nuovo partito”. Nell’articolo viene affrontato anche il tema della legge elettorale “ Quasi tutti i partiti in Italia sono concordi che una nuova legge elettorale è necessaria”.” Domenica ,Berlusconi ha dimostrato la sua famosa destrezza politica, rinunciando alla vecchia legge elettorale e dichiarandosi disponibile al dialogo”.